Quando qualcuno si laurea gli amici hanno un arduo compito da svolgere, organizzare gli scherzi di laurea!
Ecco alcune idee per organizzare una festa con degli scherzi indimenticabili, abbiamo scelto i più facili e belli, pronti a sbizzarrirvi?
Prima della proclamazione preparate delle foto compromettenti. Mettete insieme tutte le foto più brutte del laureato, quelle compromettenti, quelle più idiote, fate dei fotomontaggi, aggiungete qualche scritta con la data e nome, e fotocopiate a manetta. Ora non vi resta che tappezzare tutta l’università e la strada per arrivarci con queste fotocopie.
Dopo la proclamazione lo scherzo più conosciuto è il Papiro: si tratta di un foglio bello grande, circa 90×12, dove viene raccontata la storia del laureato in modo divertente, imbarazzante e possibilmente in rima, contornata con sue caricature.
Fate indossare al laureato dei vestiti che comprometteranno la sua reputazione per sempre e aggiungete qualche bella parrucca. Infine fate leggere al malcapitato il papiro sotto tortura, lanciandogli uova, farina, vino, aceto, salsa, spumante… Ad ogni errore, dovrà fermarsi e bere.
L’elio è il miglior compagno di risate e allora proponete al neodottore di respirare l’elio da un palloncino e obbligato a leggere un testo, ogni risata corrisponde ad una penitenza alcolica!
Le interviste ridicole sono un must, preparate delle domande ridicole, che mettano simpaticamente in imbarazzo sia chi le fa che chi le riceve. Il laureato dovrà fermare i passanti e proporgliele, in questo modo si testerà la sua faccia tosta.
Leggere in dialetto è difficilissimo, fate leggere al festeggiato una poesia, una barzelletta, un testo in un dialetto diverso dal suo, ad ogni errore una bevuta.
Creare una canzone su misura per il neolaureato è un bellissimo scherzo, se si modifica il testo e viene fatto cantare al malcapitato susciterà una grande ilarità generale!
Infine il quizzone è il classico dei classici, un test di cultura generale. Dieci domande con 4 risposte e 3 aiuti, la telefonata a casa (30 secondi), l’aiuto del pubblico (che ovviamente lo farà sbagliare) e il 50 e 50. Ovviamente, ad ogni errore dovrà bersi un po’ di vino o spumante. Sarebbe bello se le domande riguardassero gli argomenti dei suoi esami più detestati.